Encyclopaideia – Journal of Phenomenology and Education. Vol.27 n.1S (2023)
ISSN 1825-8670

Un numero speciale per i 25 anni di Encyclopaideia

Daniele BruzzoneUniversità Cattolica del Sacro Cuore (Italy)
ORCID https://orcid.org/0000-0002-2497-0277

Massimiliano TarozziAlma Mater Studiorum Università di Bologna (Italy)
ORCID https://orcid.org/0000-0002-4354-9728

Pubblicato: 2023-05-30

A Special Issue for the 25 Years of Encyclopaideia

Questo numero speciale di Encyclopaideia esce per celebrare il 25° anniversario della pubblicazione del primo numero della rivista. Il fascicolo contiene i contributi, ampiamente rielaborati, che sono stati presentati nella giornata di studi che si è svolta a Bologna, il 15 ottobre 2022, presso la Sala Rossa di Palazzo Marchesini. L’incontro aveva lo scopo di riunire le diverse generazioni di pedagogisti che hanno fatto la storia della rivista, insieme ad altri amici e colleghi che ne condividono l’idealità e il progetto culturale, per un momento di riflessione comune sul senso profondo dell’educare. Ci è parso cruciale che, pur continuando a svolgere un servizio autorevole nell’ambito della pubblicistica accademica, la nostra rivista riaffermasse la sua vocazione di luogo di analisi e di approfondimento delle questioni pedagogiche attuali, saldamente ancorato all’esigenza fenomenologica di comprendere, attraverso i diversi modi di darsi dell’esperienza educativa, il nucleo eidetico che la caratterizza come tale.

La rivista (e, ancor prima, il gruppo Enciclopaideia, senza la “y”) sono stati fin dai loro esordi contrassegnati da uno spirito di confronto aperto e non pregiudiziale o ideologico, dal momento che il dialogo è l’autentica essenza del pensiero. La lezione di Piero Bertolini, sempre ben presente e oltremodo generativa, ci ricorda infatti che ogni forma di auto-centramento “significa o conduce ad un pericoloso isolamento che è destinato ad immiserire anche le più valide idee e le più coraggiose esperienze” (Bertolini, 2001, p. 61). Nella crisi persistente di un mondo disorientato, la tentazione di ritagliarsi porzioni rassicuranti e in certo qual modo controllabili della realtà rappresenta un rischio ricorrente a cui i ricercatori talvolta non sono estranei. La scelta di porre le questioni radicali, invece, costituisce un tentativo di ritrovare un fondamento e una direzione di senso condivisa.

Fedeli alla nostra tradizione di discussione critica dei temi salienti dell’attualità pedagogica, abbiamo deciso di celebrare questo quarto di secolo di vita in modo non affettato e puramente celebrativo ma con un lavoro intellettuale di riflessione su un tema chiave per la pedagogia contemporanea e sul quale la prospettiva fenomenologica offre una linea interpretativa e critica. Il tema è quello dell’egemonia della misurazione e dell’accountability nei processi educativi e nelle politiche che hanno progressivamente svuotato il senso stesso dell’educare. Un tema che il gruppo Enciclopaideia ha storicamente analizzato sin dagli anni Novanta del secolo scorso ma che all’interno del discorso neoliberal attuale ha assunto una fisionomia particolare.

La presenza del filosofo dell’educazione Gert Biesta, invitato a Bologna per l’occasione, ha fornito lo stimolo principale alla discussione. Conoscevamo il suo lavoro sui limiti dell’educazione nell’epoca di quella che lui ha acutamente definito learnification e da lì siamo partiti. Si tratta di uno scritto (Biesta, 2009) ben noto ma mai pubblicato in italiano e che siamo lieti di presentare qui per la prima volta nella traduzione di Chiara Montà. A partire dalla constatazione del prevalere di regimi di accountability, delle misurazioni, delle comparazioni e dei ranking nei contesti educativi e nelle politiche che li regolano, Biesta ci invita a riflettere su una delle inaggirabili questioni formative del discorso educativo: quella dei fini dell’educazione, che sembra sparita dall’agenda pedagogica attuale. Gli interventi riportati in questo fascicolo chiosano e rilanciano le provocazioni lanciate da Biesta nel suo articolo introduttivo e tematizzano la crisi del mandato emancipativo dell’educazione formale che nasce dallo smarrimento del senso stesso dell’educare.

Ci preme ringraziare la direttrice dell’Istituto di Studi Avanzati, che ha patrocinato e ospitato l’evento presso la sua prestigiosa sede, e la cattedra UNESCO in Educazione alla Cittadinanza Globale, che ha contribuito all’organizzazione dell’evento. Ma soprattutto ringraziamo gli amici e le amiche di Encyclopaideia che con la loro passione intellettuale hanno contribuito a rilanciare un dibattito oggi più che mai necessario.

Riferimenti bibliografici

Bertolini, P. (2001). Pedagogia fenomenologica. Genesi, sviluppo, orizzonti. Firenze: La Nuova Italia.

Biesta, G. J. J. (2009). Good education in an age of measurement: on the need to reconnect with the question of purpose in education. Educational Assessment, Evaluation and Accountability, 21, 33-46. https://doi.org/10.1007/s11092-008-9064-9