Encyclopaideia – Journal of Phenomenology and Education. Vol.22 n.50 (2018)
ISSN 1825-8670

Editoriale

Daniele BruzzoneUniversità Cattolica del Sacro Cuore (Italia)

Pubblicato: 2018-04-05

Con lettera ufficiale del 30 settembre 2017, i Condirettori di Encyclopaideia Marco Dallari e Roberto Farné comunicavano al Comitato Scientifico l'intenzione di Massimiliano Tarozzi (recentemente nominato condirettore del Development Education Research Centre presso l'Institute of Education di Londra) di lasciare il ruolo di Editor-in-chief della rivista e, nel contempo, indicavano nel sottoscritto colui che avrebbe raccolto l'incarico. Ne avevamo già parlato in precedenza, ma l'atto ufficiale mi parve, allora, come una sorta di investimento; meglio: come l'avviso di ricezione di un'importante eredità. Qualcosa di simile mi era accaduto cinque anni prima, quando Eugenio Fizzotti, lasciando dopo vent'anni la presidenza dell'Associazione di Logoterapia e Analisi Esistenziale Frankliana, aveva espresso il desiderio che fossi io a continuare il suo lavoro: e mi fu chiaro solo allora il motivo per cui, per anni, mi aveva portato con sé a Vienna, per introdurmi nella famiglia Frankl e, forse, per esser certo che mettessi le radici nel posto giusto.

Come suggerisce l'etimo del termine, però, erede (lat. heres) non è soltanto colui che riceve e assume possesso di qualcosa (sscr. har = prendere, tenere), ma è anche per definizione colui che è privo, spoglio, mancante (gr. cheros): nessuno eredita se non in virtù del fatto che chi lo ha preceduto viene meno, o fa un passo indietro. Del resto, il senso di ogni generatività - sia essa biologica o simbolica - sta tutto in questo gesto della consegna: ogni padre sa che è tale soltanto nella misura in cui trasmette qualcosa di sé; e il miracolo ordinario dell'essere figli (il privilegio, cioè, di raccogliere l'eredità d'altri) è ciò che ci rende, a nostra volta, generativi.

Ecco, con la direzione di Encyclopaideia mi pare di aver ereditato un desiderio. E poiché "il desiderio allunga la vita" (ce lo ha ricordato qualche anno fa Massimo Recalcati in un piccolo prezioso libro edito da Qiqajon), ricevere in consegna il desiderio di qualcuno significa ricevere vita in sovrappiù e allargare il proprio orizzonte. Va da sé, dunque, che in questo avvicendamento si mischiano il dovere della memoria e della riconoscenza, nei confronti di chi ha iniziato l'impresa che altri hanno proseguito, e la trepidazione della responsabilità e della speranza, per ciò che verrà e per chi ne farà parte.

Il debito di riconoscenza, naturalmente, risale a Piero Bertolini, che ormai 22 anni fa volle fondare la rivista come luogo di elaborazione di un sapere rigoroso e mai disgiunto dall’esperienza; e in particolare a Vanna Iori, dalla quale ho imparato a coniugare l'impegno teoretico con l'aderenza alla realtà e la frequentazione dei contesti.

Siamo sempre figli grazie a una tradizione. E la tradizione fenomenologica, nella pedagogia italiana, ha ormai una storia che si può raccontare, di cui Encyclopaideia rappresenta il fiore all'occhiello. In buona parte, lo si deve all'impegno di Massimiliano Tarozzi, che negli ultimi 11 anni ha trasformato la rivista in un luogo di confronto serio, rigoroso e accreditato sul piano internazionale. Essere chiamato a continuarne il lavoro mi onora e un po', anche, mi preoccupa. Perché, si sa, ereditare qualcosa di ben fatto impone se non altro l'onere di mantenerne alto il valore e la qualità. Da questo punto di vista, credo che Encyclopaideia dovrà conservare il suo autorevole ruolo di collettore dei contributi di ricerca più validi provenienti dalla comunità scientifica, mantenendo fede alla sua vocazione teoretica e qualitativa, migliorando ulteriormente la sua funzionalità tecnica e consolidando la sua diffusione sul piano nazionale e internazionale.

Quest'anno, peraltro, apre una nuova stagione per il lavoro educativo, grazie all'approvazione degli emendamenti alla legge di bilancio (L. 205 del 29.12.2017, commi 594-601) che regolamentano le professionalità dei tanti educatori e pedagogisti che nel nostro paese si spendono quotidianamente nella cura delle persone e delle comunità. In questo senso, credo che anche la nostra rivista dovrà interrogarsi sui modi di raggiungere i professionisti dell'educazione e della cura, colmando la distanza che talvolta li separa dal mondo accademico, non solo per contribuire alla crescita e alla piena umanizzazione dei contesti formativi e dei servizi, ma anche per dar voce a quel sapere vivo dell'esperienza che spesso non trova le parole per essere detto.

Se, per un verso, sento che l'entusiasmo dell'impresa non è scevro da un briciolo d'ansia, mi consola la consapevolezza di essere in buona compagnia. Non solo grazie al supporto costante della Condirezione, ma anche all'apporto di un Comitato Scientifico di altissimo profilo, che non solo dà lustro ma effettivamente si impegna per garantire gli alti standard di qualità per cui Encyclopaideia è conosciuta e apprezzata.

Sono grato, a questo proposito, a quanti in questo momento di passaggio hanno confermato la volontà di continuare a giocare in questa squadra e colgo l'occasione per salutare gli illustri colleghi ed amici che hanno accettato l'invito a farne parte a partire da questo numero: Eugenio Borgna, Malte Brinkmann, Vincenzo Costa, Roberta De Monticelli, Giovanna Malusà, Philippe Meirieu, Joan-Carles Mèlich, Lucia Zannini. La loro presenza e la loro collaborazione accresce ulteriormente il prestigio della nostra rivista.

Sono molto lieto, inoltre, che Encyclopaideia possa contare sulla collaborazione qualificata e indispensabile del personale dell'Alma Mater: Elena Collina, coordinatore gestionale della Biblioteca Centrale del campus di Rimini, Marialaura Vignocchi e Piero Grandesso, referenti per la pubblicazione digitale dell'Università di Bologna. Un sentito ringraziamento a Stefania Venturino, responsabile di redazione, e un cordiale benvenuto ad Alessandra Mariani, che integra da questo numero il team redazionale; a Claudio Fabbri, un caloroso ringraziamento per il lavoro fatto negli anni scorsi.

Ad essi si aggiungono Antonella Arioli e Monica Crotti, docenti in Università Cattolica, che con spirito di servizio e l’efficienza che le caratterizza hanno accettato di subentrare nel ruolo di Editor Assistant, finora ricoperto da Giovanna Malusà, alla quale va riconosciuta una dedizione davvero encomiabile. Ed infine Elisabetta Biffi, che continuerà ad occuparsi della sezione Recensioni.

Grazie a tutti: senza la vostra disponibilità generosa e competente, Encyclopaideia non potrebbe continuare ad essere quello che è.


La Direzione e il Comitato Scientifico esprimono la loro gratitudine a tutti coloro i quali, nell'arco dell'anno 2017, hanno esercitato il ruolo di valutatori, assicurando a Encyclopaideia un processo di peer review rigoroso ed efficace.

In particolare: Luca Agostinetto, Dimistris Argiropulous, Guido Bertolini, Elisabetta Biffi, Ivana Bolognesi, Emiliano Bosio, Marnie Campagnaro, Rosa Cera, Marco Dallari, Paola Dusi, Roberto Farnè, Graziella Favaro, Simona Ferrari, Ilaria Filograsso, Massimiliano Fiorucci, Laura Formenti, Denis Francesconi, Ivano Gamelli, Chiara Gemma, Luca Ghirotto, Mariangela Giusti, Valentina Grion, Roberto Gris, Ivo Lizzola, Elena Madrussan, Francesco Margoni, Peter Mayo, Marcella Milana, Paolo Mottana, Elisabetta Musi, Maria Ranieri, Francesca Rapanà, Michela Schenetti, Chiara Sità, Paolo Sorzio, Alessandro Tolomelli, Michela Ventura, Alessandra Vischi, Paolo Vittoria.