Lo smarrimento della ragione e il compito dell’educazione
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/10623Parole chiave:
Democrazia, Consumismo, Tecnologie cognitive, Disrupzione, Attenzione profondaAbstract
La democrazia non è solo un insieme di regole e procedure. La sua realizzazione richiede la presenza di cittadini, cioè soggetti dotati di libero giudizio e autonomia di pensiero. Oggi, grazie a un uso sapiente delle tecnologie analogiche e digitali, un consumismo sempre più invasivo tende a erodere due attitudini del cittadino: l’attenzione profonda e la costruzione del mondo simbolico. Per il consumatore condizionato dalla pulsione d’acquisto il pensiero riflessivo è infatti solo un ostacolo. L’educazione, in particolare quella della scuola, non può però rinunciare alla formazione del pensiero. Per questo è importante riabilitare i rituali, sia pure in forme nuove, al fine di formare la capacità di attesa. È anche importante formare al piacere di apprendere invece che al piacere di riuscire. Il piacere di apprendere è la premessa per poter coltivare i saperi umanistici e scientifici e, attraverso di essi, arricchire il proprio mondo simbolico.Riferimenti bibliografici
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