Storie di navi, di case, di cose… L’opera di Roberto Innocenti e la capacità di vedere/narrare oltre l’umano
DOI:
https://doi.org/10.60923/issn.1825-8670/21569Parole chiave:
Roberto Innocenti, Children’s literature, Illustration, Ecocriticism, EcomaterialismAbstract
L’articolo analizza in ottica ecocritica ed eco-materialista l’opera dell’autore e illustratore Roberto Innocenti. Tutti i libri per l’infanzia che Innocenti ha realizzato (dagli anni Ottanta a oggi) si impongono per un’attenzione appassionata alle ‘cose’, agli oggetti, agli ambienti, agli sfondi, portati in primo piano e iper-realisticamente resi assai più di quanto non accada ai personaggi umani, immancabilmente raffigurati come piccoli e lontani, come parte del variegato tessuto di forme, presenze e storie di cui si compone il mondo. Questa propensione a riconoscere importanza e significatività al non-umano, a fare diventare quello il focus della rappresentazione/narrazione è cruciale per i teorici dell’Ecocriticism, e ancor più del New Materialism, per i quali, dopo secoli di antropocentrismo, è necessario un nuovo paradigma epistemologico capace di ripristinare un equilibrio, in Occidente infranto, fra uomo e ambiente, mente e materia, soggetto e oggetto. Nei libri di Innocenti la realtà è mostrata come dovrebbe sempre essere intesa, per gli studiosi del Post-umano: come una dimensione multiforme, relazionale, composta di vibrante materia, sia essa umana o non-umana.Riferimenti bibliografici
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