Ri-pensare l’educazione negli scenari del post-umano

Autori

  • Agostina Melucci

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/6459

Parole chiave:

Post-umano, Globalizzazione, Scienze, Tecnologie, Pedagogia

Abstract

Si scrive sempre più spesso di emergenza di una figura umana se non differente certo diversa nelle sue facoltà e nella sua struttura intenzionale da quella vissuta e studiata da tremila anni a questa parte: il Post-umano. Certo, la domanda “chi è l’uomo” va ulteriormente riformulata per effetto della globalizzazione, dell’informatizzazione e in particolare per gli sviluppi delle scienze e delle tecnologie; in particolare, appaiono sempre più rilevanti le modifiche della base fisica (DNA, RNA, farmaci).  Non “chi è l’uomo?” è ormai la questione, ma chi o che stia diventando, come si evolvano, attraverso i vari tipi di consumo protesico e reintegrazione continua ad alta intensità, le sue strutture di pensiero, il modo di sentire e di agire. Idem per “chi è il bambino?” o l’anziano o qualsiasi classe di età e di condizione. Nella scuola italiana, storico nucleo di quella europea, il tema è oggetto di progressiva consapevolezza e si sta operando per trasmettere ai giovani la fondazione di identità e di luce della tradizione culturale e scientifica dell’Occidente ma anche per prepararli alle mutazioni necessarie ed eticamente augurabili. Nonché a resistere a quelle non raccomandabili.

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Pubblicato

2016-12-23

Come citare

Melucci, A. (2016). Ri-pensare l’educazione negli scenari del post-umano. Encyclopaideia, 20(46). https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/6459

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