Limite e fragilità: l’esercizio della possibilità e della cura di sé nei percorsi formativi socio-sanitari

Autori

  • Alessandra Augelli

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/4591

Parole chiave:

Limite, Fragilità, Ricerca di senso, Cura di sé, Formazione continua

Abstract

Il confronto con il limite e la fragilità dell’esistenza è inevitabile: lì dove gli strumenti tecnici e teorici non arrivano, il professionista della cura si trova a mettere in gioco il proprio essere-in-relazione e si sperimenta impotente, sottoposto alle condizioni peculiari della situazione. Condizionati da un tipo di formazione di base incentrata sui metodi delle scienze esatte, gli operatori sociosanitari rischiano di trasferire anche su un piano relazionale i criteri della certezza e della programmabilità. La prospettiva fenomenologica, riportando l’attenzione sul principio di fedeltà al reale e sul principio di trascendenza, offre un orientamento teso all’assunzione del limite e all’apertura all’imprevisto che scaturisce dall’incontro con l’altro. Soltanto quando terapeuta e paziente si riconoscono appartenenti ad un comune tessuto esistenziale connotato da incompiutezza e fallibilità, si possono aprire spazi di relazione autentici. Percorsi di formazione continua capaci di offrire spazi in cui accogliere le criticità come motivo per ritornare, assieme agli altri, sull’esperienza, promuovono una feconda erranza: la possibilità, cioè, di ristrutturare percorsi, di aprirsi al nuovo, di risignificare anche le situazioni di limite estremo. 

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Pubblicato

2014-12-18

Come citare

Augelli, A. (2014). Limite e fragilità: l’esercizio della possibilità e della cura di sé nei percorsi formativi socio-sanitari. Encyclopaideia, 18(39). https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/4591

Fascicolo

Sezione

Focus