Una riflessione sulle politiche di formazione continua per i lavoratori e lo sviluppo sostenibile attraverso le esperienze dei migranti qualificati

Abstract

Molti paesi sottolineano la carenza di competenze professionali specifiche, come ciò che motiva politiche immigratorie. In questo articolo si analizzano le esperienze di migrazione qualificata in Australia, alla luce dell'approccio delle capacità e della nozione di preferenze adattive. L’analisi di interviste con migranti qualificati mostra come questi siano incoraggiati ad entrare in Australia, ma come le loro competenze non possano essere riconosciute dai datori di lavoro e non siano considerati un target prioritario per la formazione. I migranti devono impegnarsi in una serie di processi di adattamento per soddisfare le proprie aspirazioni ad una vita migliore in Australia: alcuni di essi mantengono l’aspirazione iniziale ad un lavoro altamente qualificato e si impegnano nella messa in atto di strategie che li aiutino a ri-posizionarsi, e poco a poco riescono a perseguire opportunità di lavoro nell’ambito professionale prescelto. Altri si adattano al nuovo contesto di vita abbassando le proprie aspirazioni, e si trovano spesso ad intraprendere nuove traiettorie che di fatto ne limitano le opportunità. In ogni caso, i migranti qualificati mostrano notevoli capacità di far fronte alle difficoltà legate alla mobilità transnazionale. Nel suo insieme, l’analisi presentata contribuisce al ripensamento dei legami tra istruzione, lavoro ed economia.