Democratizzare le decisioni politiche o legittimare il discorso politico sull’educazione? Un’analisi della nuova legge per l’apprendimento permanente nel Paese Basco

Abstract

Questo articolo esamina l'orientamento e le finalità di una legge sull’apprendimento permanente approvata nei Paesi Baschi nel 2013, il cui processo di elaborazione ha comportato un anno di consultazioni con i diversi attori locali. Anche se l’inclusione di diversi attori - altri dai decisori politici - nella definizione delle politiche è un elemento molto importante per la democratizzazione delle politiche pubbliche, sulla base dell’esperienza dei Baesi Baschi, l’articolo solleva seri interrogativi sul livello di coinvolgimento degli attori non statali nello sviluppo di politiche e nei processi decisionali collegati ed evidenzia  differenze nelle finalità e nell’influenza che diversi attori possono esercitare su azioni, prospettive e proposte. In un quadro socio-costruttivista, si sostiene che il coinvolgimento di esperti nell’elaborazione di politiche appartiene ad un modo top-down di  intendere la politica, mentre l’idea di sviluppo democratico delle politiche richiede una progettazione inversa: l’adozione cioè di un modello decisionale bottom-up che consenta tanto a coloro che implementano programmi e strategie educative, quanto a coloro che ne usufruiscono, di essere co-partecipanti e di condividere la responsabilità dell’ideazione ed implementazione delle politiche educative.