Per una fenomenologia del gioco

Autori

  • Roberto Farné

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/6335

Parole chiave:

Gioco, Educazione, Homo ludens, Piero Bertolini

Abstract

Il successo della fenomenologia nella cultura contemporanea è dovuto soprattutto alla proposta di un nuovo approccio alla conoscenza che, rompendo col tradizionale oggettivismo del sapere scientifico, mette al centro il “fenomeno” come campo di relazione fra soggetto e mondo. La realtà quotidiana, il linguaggio delle cose concrete entrano a far parte a pieno titolo della riflessione filosofica. Se Eugen Fink, allievo di Husserl, elegge il fenomeno gioco come “simbolo del mondo”, chiave di lettura originaria del rapporto uomo/mondo, Piero Bertolini in Italia ridefinisce l’impianto scientifico della pedagogia sulla base delle categorie fenomenologiche e colloca il gioco tra i campi d’esperienza fondamentali della formazione. Superando da una parte la tradizionale strumentalizzazione educativa del gioco, dall’altra la sua sterile riduzione ad esperienza di consumo, Bertolini riporta il gioco alla sua autentica dimensione di cui il rischio, l’errore, l’avventura, sono parti costitutive, “principi attivi” della sua pedagogia.

Riferimenti bibliografici

Bateson, G. (1956). The message “This is play”. Trad. It. (1996). “Questo è un gioco”. Perché non si può mai dire a qualcuno “gioca!”. Milano: Raffaello Cortina.

Bertolini, P., & Pranzini, V. (2001). Pedagogia scout. Attualità educativa dello scautismo. Roma: Nuova Fiordaliso.

Bertolini, P. (1988). L’esistere pedagogico. Ragioni e limiti di una pedagogia come scienza fenomenologicamente fondata. Scandicci (FI): La Nuova Italia.

Bertolini, P. (1982). Il gioco nella formazione della personalità. In M. Callari Galli (Ed.), Voglia di giocare. Una ricerca a più voci sul gioco in alcune istituzioni prescolastiche (pp.10-20). Milano: Franco Angeli.

Bertolini, P. (Ed.) (2006). Per un lessico di pedagogia fenomenologica. Trento: Erickson.

Bertolini, P. (2005). Ad armi pari. La pedagogia a confronto con le altre scienze sociali. Torino: UTET.

Bertolini, P. (1996). L’attività sportiva e la formazione umana. In P. Bertolini (Ed.), La responsabilità educativa. Studi di pedagogia sociale (pp.159-180). Torino: Il Segnalibro.

Bertolini, P. (1989). Fenomenologia dell’avventura. Oltre il già dato. In R. Massa (Ed.), Linee di fuga. L’avventura nella formazione umana (pp. 19-34). Scandicci (FI): La Nuova Italia.

Dewey, J. (1938) Experience and Education. New York: The MacMillan Company, 1956. Trad. It. (2014). Esperienza e educazione. Milano: Raffaello Cortina.

Farné, R. (2015). Play literacy. Studium Educationis, XVI, 3, 87-100.

Farné, R. (2011). Piero Bertolini: dallo scautismo alla pedagogia. In V. Pranzini (Ed.), Leopardo spensierato. Piero Bertolini e lo scautismo (pp. 134-164). Roma: Fiordaliso.

Farné, R. (1992). Per una educazione “rischiosa”. Bambino incompiuto, 2, 11-24.

Farné, R. (2014). Per non morire di sicurezza. Potenzialità pedagogica del rischio in educazione. In R. Farné & F. Agostini (Eds.), Outdoor education. L’educazione si-cura all’aperto (pp.15-23). Parma: Edizioni Junior-Spaggiari.

Fink, E. (1960). Spiel als Weltsymbol. Stuttgart: W.Kohlhammer GmbH. Trad. It. (1969). Il gioco come simbolo del mondo. Roma: Lerici.

Fink E. (1957). Oase des Glücks. Gedanken zu einer Ontologie des Spiels. München: Verlag Karl Alber. Trad. It. (1987). Oasi della gioia. Idee per una ontologia del gioco. Salerno: Ediz. 11/17.

Goffman E. (1961). Encounters: Two Studies in the Sociology of Interaction. Indianapolis: Bobbs-Merrill. Trad. It. (1961). Espressione e identità. Giochi, ruoli, teatralità. Bologna: Il Mulino.

Huizinga J. (1939). Homo Ludens. Amsterdam. Trad.it. (1973). Homo Ludens. Saggio introduttivo di U. Eco. Torinio: Einaudi.

Husserl E. (1954). Die Krisis der europäischen Wissenschaften un die transzendentale Phänomenologie. L’Aja: Martinus Nijhoff en Uitgeversmaattschappij. Trad. It. (1972). La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale. Prefazione di Enzo Paci. Milano: Il Saggiatore.

Husserl, E. (1913). Ideen zu einer reinen Phänomenologie und phänomenologischen Philosophie. Halle: Max Niemeyer, 1928. Trad. It. (2002). Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. A cura di V. Costa. Torino: Einaudi.

Massa, R. (Ed.) (1992) La clinica della formazione. Un’esperienza di ricerca. Milano: Franco Angeli.

Maturana, A, & Varela, F. (1987). The Tree of Knowledge: The Biological Roots of Human Understanding. London: New science library. Trad. It. (1995). L’albero della conoscenza. Milano: Garzanti.

Merleau-Ponty, M. (1945). Phenomenologie de la perception. Paris: Gallimard. Trad. It. (1980). Fenomenologia della percezione. Milano: Garzanti.

Rogers, S. (Ed.) (2012). Rethinking Play and Pedagogy in Early Childhod Education. Concept, Contexts and Cultures. London: Routledge.

Rosa, A. (2012). I videogiochi come palestra di sperimentazione valoriale. In D. Felini (Ed.), Video game education (pp. 49-64). Milano: Unicopli.

Rovatti, P. A. (1987). La posta in gioco. Heidegger, Husserl, il soggetto. Milano: Bompiani.

Rovatti, P. A., & Zoletto, D. (2005). La scuola dei giochi. Milano: Bompiani.

Staccioli, G. (2008). Il gioco e il giocare. Elementi di didattica ludica. Roma: Carocci.

Visalberghi, A. (1988). Insegnare ed apprendere. Un approccio evolutivo. Scandicci (FI): La Nuova Italia.

Pubblicato

2016-10-06

Come citare

Farné, R. (2016). Per una fenomenologia del gioco. Encyclopaideia, 20(45). https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/6335

Fascicolo

Sezione

Focus: La pedagogia fenomenologica di Piero Bertolini, a dieci anni dalla morte (a cura di Massimiliano Tarozzi)