L’educazione interculturale come paradigma fenomenologico di responsabilità e cura

Autori

  • Francesco Bossio Università della Calabria

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/7924

Parole chiave:

Educazione interculturale, Persona, Fenomenologia, Responsabilità, Cura

Abstract

Il sociale oggi restituisce l’imago atomistica del soggetto e della stessa realtà, come se solo la dimensione solipsistica e narcisistica della soggettività fosse il paradigma da adottare per vivere in sintonia con se stessi e con la società, negando la dimensione relazionale, fondamento cardine della cura educativa. L’altro è visto sempre di più come problema da evitare, non come persona da incontrare, conoscere con cui stabilire feconde corrispondenze. Pedagogicamente, ciascuna persona continuamente si educa e si forma nella relazione con gli altri, e questa relazione educativa è produttiva in quanto anche l’altra persona o le altre persone della relazione a loro volta traggono benefici educativi e istanze formative da questo incontro di mutui riconoscimenti e di importanti ibridazioni. Identità e riconoscimento sono due elementi differenti che tuttavia divengono complementari, nel senso che il riconoscimento diviene una funzione simmetrica della stessa identità personale, nei termini che la stessa identità diviene concreta e reale solo attraverso il riconoscimento.

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Pubblicato

2018-04-05

Come citare

Bossio, F. (2018). L’educazione interculturale come paradigma fenomenologico di responsabilità e cura. Encyclopaideia, 22(50), 93–101. https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/7924

Fascicolo

Sezione

Saggi