Imparare a lasciar andare. Formare all'accompagnamento nelle fasi estreme della vita
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1825-8670/4592Parole chiave:
Morte, Cura, Hospice, Formazione, AscoltoAbstract
Nella nostra epoca la morte sembra essere l’ultimo tabù rimasto. Intorno ad essa vige un silenzio imbarazzato. Le risonanze emotive ed esistenziali che suscita vengono spesso rimosse all’interno di un’interpretazione che riduce il fenomeno a mero evento biologico. La crescente ospedalizzazione di persone che vivono le fasi estreme della vita non va letta unicamente come richiesta di cura materiale. Le persone malate e i familiari sono impegnati in un processo di interpretazione della loro dolorosa esperienza. Diviene fondamentale creare contesti in cui i vissuti di dolore e le angosce di separazione possano trovare autentico ascolto. La formazione narrativa consente agli operatori di esercitarsi in un dialogo interiore che conduce a ri-conoscere dentro di sé il substrato emotivo della relazione di cura e il senso dell’accompagnamento alla fine della vita.
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